Perché?

Non lo so. O meglio un motivo c'è: per parlare un po' di me. Come all'inizio. Quando nacquero i blog e io saltellavo su Splinder alla ricerca di una adeguata personalità. Di certo c'è che il futuro, come allora, era incerto. Ed io guardo sempre un po' più in là. Sospirando e amando. Con un pizzico di perplessità che prende forma in un sospeso: "Perché?
Sono un giornalista tipico del mio tempo: precario.
Stabilmente emotivo.

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